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Mercoledì 13 Settembre 2006
Ora che sono tornata da New York, l’unica vera notizia è che continuo a lavorare molto al libro. Ho prodotto parecchio e me lo sto proprio godendo, anche se ogni tanto alzo gli occhi e mi rendo conto del fatto che è L’ULTIMO. Magari penserete che avrei dovuto abituarmi all’idea, nei sedici anni passati a progettare questi sette libri, ma l’idea continua a colpirmi... niente più Harry, dopo questo... ma poi mi immergo di nuovo nel settimo libro e mi dico che ho ancora parecchio da scrivere.
L’intensificazione dei controlli di sicurezza sulle linee aeree, in agosto, ha reso interessante il mio volo di ritorno da New York: ho rifiutato di separarmi dal manoscritto del settimo libro, perché una buona parte è scritta a mano e non esistevano copie di quello che avevo prodotto mentre ero negli Stati Uniti. Per fortuna me l’hanno poi lasciato portare a bordo, legato da fasce elastiche. Non so che cosa avrei fatto se non me l’avessero permesso; probabilmente sarei tornata in nave.
Al momento sto cercando di scegliere tra due possibili titoli. Ero soddisfatta di un titolo, finché non me ne è venuto in mente un altro mentre facevo la doccia a New York. Entrambi andrebbero bene, quindi credo che, per decidere quale usare, dovrò aspettare di essere andata più avanti.