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Sezione: Notizie

Domenica 15 Agosto 2004

J K Rowling alla fiera del libro di Edimburgo

Lindsey Fraser: Beh, oggi dobbiamo essere le cinquecento persone più fortunate di Edimburgo. Mi chiamo Lindsey Fraser e ho il piacere di congratularmi con voi, da parte della fiera internazionale del libro di Edimburgo, per esservi alzati così presto questa mattina di domenica. Benvenuti a questo specialissimo evento. Naturalmente J K Rowling non ha bisogno di presentazioni, quindi il mio lavoro oggi è molto facile. Grazie ai libri di Harry Potter la sua vita è cambiata completamente; sicuramente sapete già la storia. Grazie ai libri di Harry Potter, anche le nostre vite sono cambiate. Facciamo parte di un gruppo internazionale di lettori, e ne è prova il fatto che alcune delle persone qui presenti arrivano da molto lontano. È come un gigantesco club di lettori, immerso nel mondo che lei ha creato. Di questi tempi non capita spesso che lei parli direttamente con i lettori, e non c’è da stupirsene: è troppo occupata a scrivere grossi volumi. Ma oggi ha fatto un’eccezione, innanzitutto per leggere un passo del suo ultimo romanzo e poi per rispondere ad alcune delle vostre domande. So che volete dimostrare quanto siete felici di vederla. Signore e signori: Jo Rowling.

J K Rowling: Buongiorno. Farò per voi una brevissima lettura di un brano di Harry Potter e l’Ordine della Fenice, e poi risponderò ad alcune domande. C’è qui qualcuno che non ha ancora terminato il libro? So che in fondo c’è qualcuna, perché la conosco e me l’ha detto. Sembrano soprattutto adulti: è così? Se ci sono ragazzi che non hanno terminato il libro, dobbiamo stare attenti a non rivelare il gran finale; capite, no? Se avete domande sul gran finale, potreste riservarle per quando vi farete firmare il libro, più tardi. Cerco di non sciupare la sorpresa alle persone che lo stanno ancora leggendo, quindi ho scelto un brano della prima parte del libro, subito prima che Harry torni a Hogwarts. Lui e Ron ricevono una sorpresa - e per Harry è una sorpresa decisamente sgradevole, devo dire.

J K Rowling legge un brano di Harry Potter e l’Ordine della Fenice.

Domande del pubblico

Di tutti i tuoi libri, quale preferisci?

Dipende. Dovrei dire probabilmente Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, anche se al momento - è scorretto da parte mia, lo so - il mio preferito è Harry Potter e il principe mezzosangue. Mi dispiace. Sono I’unica che lo ha letto e penso che sia piuttosto bello. Sono così, normalmente, quando scrivo un libro: di solito quando ho appena superato la metà mi piace moltissimo, ma quando sono alla fine lo detesto assolutamente e penso che sia robaccia senza valore. Al momento mi piace molto come sta andando il sesto libro, vi accadono molte cose e molte domande ricevono una risposta. Quello che sento è che ci siamo quasi e che ora è giunto il momento delle risposte, non di altre domande e indizi, anche se ovviamente alcuni indizi ci sono; non siamo ancora proprio alla fine. Spero che tutto questo sia abbastanza frustrante per voi che non potete ancora leggerlo!

Che libri leggevi quando eri una bambina e che libri leggi ora?

Da bambina leggevo qualsiasi cosa. I miei libri preferiti erano Ho un castello nel cuore di Dodie Smith, che adoro, The Little White Horse, tutti i classici libri per l’infanzia… Mi piace molto E Nesbit; penso che sia fantastica e mi identifico nel modo in cui scrive. I suoi bambini sono bambini veri e, per i suoi tempi, era proprio un'innovatrice. Leggo anche molta narrativa per adulti. L’ultimo romanzo che ho letto è La pietra di luna di Wilkie Collins, che volevo leggere da anni. È un libro eccellente. Sono appena stata in vacanza e, per la prima volta da anni, non mi sono portata dietro un libro di Iris Murdoch, perché è così deprimente. Stavo per metterne uno in valigia e poi ho pensato: “Perché farlo? Perché vuoi sottoporti a una prova del genere?”, e ho lasciato perdere. Invece ho letto Wilkie Collins ed è stata un’esperienza decisamente più piacevole.

Tutti i quadri di Hogwarts rappresentano persone morte. Sembra che vivano attraverso i loro ritratti. Come mai? Se ci fosse un ritratto dei genitori di Harry, potrebbero dargli consigli?

È un’ottima domanda. Sì, sono tutti di persone morte; non sono reali quanto i fantasmi, come avrete probabilmente notato. Il luogo principale in cui li si vede parlare è l’ufficio di Silente; voglio dare l’idea che i precedenti presidi abbiano lasciato una lieve impronta di se stessi. Lasciano la loro aura, quasi, nell’ufficio e possono dare qualche consiglio all’attuale occupante, ma non è come essere un fantasma. Ripetono frasi tipiche, quasi. Il ritratto della madre di Sirius non ha una personalità molto tridimensionale; non è una persona molto reale. Ripete solo le frasi tipiche che diceva da viva. Se Harry avesse un ritratto dei suoi genitori, non lo aiuterebbe molto. Se potesse incontrare i loro fantasmi sarebbe un’interazione molto più significativa, ma, come ha spiegato Nick alla fine della Fenice - mi sto inoltrando in un territorio pericoloso, ma probabilmente sapete già che cosa ha spiegato - ci sono alcune persone che non tornano indietro come fantasmi perché non hanno paura, o hanno meno paura, della morte.

Chi è il tuo personaggio preferito nei libri?

Ho moltissimi personaggi preferiti. Mi piacciono molto Harry, Ron, Hermione, Hagrid e Silente. Mi piace scrivere di Piton; non è certo la persona più simpatica, ma scriverne è divertente. Mi piace scrivere di Dudley. Se potessi incontrare qualcuno, forse sceglierei Lupin. Mi piace davvero. Il mio preferito tra i personaggi nuovi è Luna; le sono molto affezionata.

Zia Petunia è una Maganò?

Buona domanda. No, non lo è, ma… [risate]. No, non è una Maganò. È una Babbana, ma… [risate]. Dovrete leggere gli altri libri. Potreste aver avuto l’impressione che in zia Petunia ci sia più di quanto sembra a prima vista, e scoprirete che cos’è. Non è una Maganò, anche se l’idea era molto plausibile. Oh, sto rivelando moltissimo oggi. Sono terribilmente indiscreta.

Come ti vengono in mente tutti i nomi come Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso?

Quei nomi derivano dagli animali in cui si sono trasformati. Mi sono divertita molto. Codaliscia è stato il più difficile. A mia sorella fanno ribrezzo i topi, soprattutto le code, ed è quello che mi ha dato l’idea. Sapete che alcuni nomi li ho presi rubando i cognomi da nubili delle vostre madri, vero? Chi fa amicizia con me deve stare attento perché probabilmente finirà nei miei libri… e chi mi offende spesso diventa uno dei cattivi. L’altro giorno ho trovato il cognome McClaggan, e mi pare fantastico. Nel sesto libro c’è un McClaggan, perché mi sembrava un cognome tropo bello per poterlo sprecare.

Nelle tue storie, Harry Potter diventerà mai un mago adulto?

Beh, non credo di rivelare troppo se dico che sopravvivrà al settimo libro, soprattutto perché non voglio morire strangolata dal pubblico, ma non dirò se diventerà più grande di così perché non l’ho mai detto. Complimenti per come mi hai messa alle corde!

Alcuni dei tuoi personaggi si basano su persone reali?

L’unico personaggio deliberatamente basato su una persona reale è Gilderoy Allock. [risate]. Forse non è quello a cui potreste pensare, ma devo dire che il modello vivente era peggio. [risate]. Era sconvolgente! Le fandonie che raccontava sulle sue avventure, sulle cose che aveva fatto e le incredibili imprese che aveva compiuto… Era un uomo scioccante. Posso parlarne in tutta libertà perché lui non immaginerà mai, neanche fra un milione di anni, di essere Gilderoy Allock. Ho sempre paura che un giorno o l’altro salti fuori. È una di quelle persone del passato che si ha l’impressione di non essersi mai completamente scrollati di dosso. Un giorno alzerò gli occhi mentre firmo i libri e lui dirà: “Ciao, Jo”. [risate]. Altre persone hanno contribuito ai personaggi con caratteristiche sparse, come un naso, ma l’unica volta in cui mi sono seduta e ho pensato che avrei basato un personaggio su qualcuno è stato per Gilderoy Allock. Ha compensato il fatto di averlo dovuto sopportare per due lunghi anni.

Hai scritto altri libri oltre a quelli di Harry Potter?

No. Ho scritto altre cose che non sono state pubblicate, e vi assicuro che non è una grave perdita per il mondo. Ho scritto tante diverse cose ma nessun’altra è stata pubblicata. Qualcuna potrebbe anche essere pubblicata un giorno - chissà. Ci sono alcune cose incomplete che vorrei proprio finire, ma non so se vorrei vederle pubblicate.


Dei moltissimi personaggi dei tuoi libri, quale personalità è più simile alla tua?

C’è una teoria che dice che ogni personaggio è un’estensione della personalità dell’autore, il che mi rende una persona estremamente disturbata, credo. [risate]. Non so a quanti personaggi sono arrivata ma si avvicinano ai 200, quindi sono davvero nei guai. Hermione è un po’ come me quando ero più giovane. Non l’ho fatto apposta, ma mi somiglia un po’. È una rappresentazione esagerata di me quand’ero più giovane. Anche Harry mi somiglia un po’. Se mettete insieme Harry, Ron e Hermione… Trovo molto facile scrivere di loro, e credo che sia perché sono un po’ come parti diverse della mia personalità. Però se si parla di qualcuno come Dolores Umbridge, niente da fare; assolutamente non mi somiglia. È una donna orribile.

Che forma prende il Patronus di Silente?

Buona domanda. Qualcuno lo indovina? Avete avuto un indizio. Lì c’è stato un piccolo bisbiglio. È una fenice, che rappresenta benissimo Silente per motivi che sicuramente potete indovinare.

Come si intitolerà il settimo libro?

Credo che ti abbiano istigato a chiederlo. [risate]. Mi fu chiesto di Harry Potter e l’Ordine della Fenice dal vivo, per la TV americana, da un ragazzino sveglio e carino come te. E io gliel’ho detto. Mi ero rifiutata di dirlo a tutti i giornalisti, poi un ragazzino proprio come te ha alzato la mano e ha chiesto: “Come si chiama il prossimo libro?”. E io ho detto: “Harry Potter e l’Ordine della Fenice”! Ma questa volta non lo rivelerò, spiacente. Non avete idea dei guai che passerei se lo facessi. Il mio agente mi farebbe inseguire e uccidere, quindi non lo dirò.

Perché il barista del Testa di Porco sembra vagamente familiare a Harry? È il fratello di Silente?

Ooh - siete sempre più bravi. Perché pensate che sia Aberforth? [voce dal pubblico: Vari indizi. Ha odore di capra e somiglia un po’ a Silente]. Ero molto orgogliosa di quell’indizio. E non dirò altro. [risate]. Beh, sì, ovviamente. Mi piace l’indizio della capra… sogghignavo da sola.

Sei soddisfatta dei film fatti finora?

Sì, sono soddisfatta dei film. Dei tre, Azkaban è il mio preferito. Mi è sembrato un gran bel film per molti diversi motivi. Secondo me Alfonso Cuaron, il regista, ha fatto un ottimo lavoro e Dan, Emma e Rupert, che interpretano Harry, Hermione e Ron, sono stati davvero meravigliosi - come ho detto loro.


Come inventi i bizzarri nomi delle pozioni?

A volte l’inventiva si esaurisce. Stavo scrivendo il capitolo più recente di Harry Potter e il principe mezzosangue e mi serviva un altro nome per un’altra pozione. Sono stata seduta dieci minuti alla tastiera e poi ho scritto “X”. Ho pensato “Lo scriverò più tardi.” A volte si prova l’urgenza di andare avanti con la storia. A volte i nomi arrivano da soli, che è una sensazione splendida, ma a volte è difficile e bisogna spremersi il cervello per un po’. A volte vengono in mente mentre si lavano i piatti o si è in bagno o cose del genere. Mio marito è abituato a sentirmi dire “Aspetta!” e a vedermi correre su per le scale a scrivere qualcosa.

Che cosa fai nel tempo libero?

Io non ho tempo libero. [risate]. Quando non sto scrivendo o occupandomi dei bambini, leggo e dormo. Per essere completamente sincera con te, al momento dormire è probabilmente la cosa che mi piace di più al mondo. Lo so che è una risposta un po’ deprimente. Vorrei poter dire che vado alle feste con Mick Jagger - beh, non vorrei andare alle feste con Mick Jagger, è assolutamente falso, ma sarebbe una risposta più interessante da dare a voi qui presenti.

Qual è stato il primo personaggio che hai inventato?

Harry. Lui è tutta la storia. Tutta la trama è contenuta in Harry Potter; il suo passato, il suo presente e il suo futuro… quella è la storia. Harry è stato il primo a venire da me, e tutto il resto si è irradiato da lui. Gli ho dato i suoi genitori, poi il suo passato, poi Hogwarts, e il mondo dei maghi è diventato sempre più grande. Lui è stato il punto di partenza.

Hermione ha fratelli o sorelle?

No. Quando ho inventato Hermione le ho dato una sorella minore, ma era molto difficile inserirla. La sorellina non avrebbe dovuto andare a Hogwarts; doveva restare una Babbana. Era una storia secondaria che non funzionava molto bene e che non aveva molto spazio nella storia principale. Ho deliberatamente tenuto la famiglia di Hermione sullo sfondo. La famiglia di Ron è così presente che, per contrasto, ho pensato di non dare risalto a quella di Hermione. Sono dentisti, come sapete. Sono sconcertati da quella bizzarra figlia, ma ugualmente molto fieri di lei.

Harry ha una madrina? Se ce l’ha, apparirà nei prossimi libri?

No, non ha una madrina. Ci ho pensato a fondo. Se Sirius si fosse sposato… ma Sirius era troppo occupato a fare il ribelle per potersi sposare. Quando nacque Harry era il periodo in cui Voldemort imperversava, quindi il suo battesimo fu una cosa molto rapida e tranquilla a cui fu presente solo Sirius, solo il migliore amico. A quel punto sembrava probabile che i Potter dovessero nascondersi, quindi ovviamente non potevano fare una grande festa di battesimo con un sacco di invitati. Sirius è l’unico, purtroppo. Devo stare attenta a quello che dico, vero?

Se potessi essere uno dei personaggi per un giorno, quale saresti?

Decisamente non Harry, perché non vorrei passare tutto quello che passa lui. So che cosa lo aspetta, quindi assolutamente non vorrei essere lui. Al momento non vorrei essere nessuno di loro, perché la vita sta diventando proprio difficile. Sarebbe divertente essere uno come Pix, che fa confusione e non si preoccupa.

Ron e Hermione si metteranno mai insieme?

Beh… [risate] Voi che credete? [voce dal pubblico: Io credo di sì]. Non ve lo dico. Non posso dirlo, no? Io credo, a questo punto, di avere già dato un sacco di indizi su questo argomento. Non dirò altro. Dovrete leggere tra le righe.

Hai sempre desiderato scrivere e pubblicare libri?

Sì. So che volevo essere una scrittrice a sei anni, perché scrissi un libro. Era un’opera assolutamente geniale su un coniglio di nome Coniglio. Lo diedi a mia madre e lei disse: “Che bello”, da brava mamma, “Molto, molto bello”. Io stavo lì e pensavo: “Beh, allora fallo pubblicare”. È un pensiero un po’ strano per una bambina di sei anni. Non so da dove venisse. Pensavo: “Forza, allora. Bozze? Colonne?”. È evidente che volevo proprio farlo. Nessuno nella mia famiglia voleva scrivere. Mia sorella scrive lettere molto divertenti ma sono sempre lunghe circa un paragrafo. Non continua e continua come faccio io.

Puoi dirmi altro su Rita Skeeter?

Io amo Rita. Sapete quando Harry entra nel Paiolo magico per la prima volta, in Harry Potter e la pietra filosofale? Tutti dicono “Sei tornato” e lui capisce per la prima volta di essere famoso. In una bozza dei primissimi tempi c’era lì Rita, una giornalista, che corre da lui. Per qualche motivo si chiamava Bridget, allora - non ricordo perché. Comunque lo tratteneva troppo a lungo nel Paiolo magico e a me serviva che se ne andasse, quindi decisi di non metterla lì. Mentre scrivevo il primo libro stavo progettando gli altri, e il quarto libro doveva essere quello in cui la fama di Harry diventava un fardello. Quando viene esposto al più ampio mondo dei maghi la fama inizia davvero a pesargli, e pensai che quello era il punto ideale per far entrare in campo Rita. Allora si chiamava ancora Bridget. Non pensavo al fatto che, prima di arrivare a scrivere il quarto libro, avrei conosciuto un sacco di Rite e la gente avrebbe pensato che l’avessi inventata come reazione a cose successe a me, il che non era vero. Comunque non negherò il fatto che scrivere di Rita è stato molto più divertente, dopo aver conosciuto alcune persone. A me Rita piace molto. È detestabile - moralmente è orribile - ma non posso fare a meno di ammirare la sua grinta. È assolutamente decisa a fare il suo lavoro, e in questo c’è qualcosa che mi affascina. Ci sarà altro su Rita. È davvero un piacere scrivere di lei e di Hermione, perché sono persone così diverse. È stato divertentissimo scrivere la scena in cui Hermione, Rita e Luna sono insieme al pub, perché sono tre donne molto diverse con punti di vista molto diversi. C’è questa giornalista cinica, c’è Hermione, molto logica, onesta e buona, e c’è Luna, che è completamente fuori di testa ma fantastica. Luna mi piace molto. Ci sono queste tre persone che fanno un accordo pur non essendo assolutamente sulla stessa lunghezza d’onda. Divertente da scrivere.

Probabilmente un sacco di gente ha cercato di farti rivelare informazioni sui libri. Qual è la cosa più strana, o forse la più furba, che hanno fatto? E ci sei mai cascata?

Beh, sei piuttosto . La gente mi fa domande tipo “Esisterà un ottavo romanzo e Harry ci sarà?”. Ci sono domande a cui, semplicemente, non posso rispondere. I fan sono molto bravi a questo gioco, e io devo stare sempre all’erta. Io credo che voi vogliate sapere ma allo stesso tempo non vogliate sapere. Vorreste tutti che vi dicessi esattamente che cosa succede nel sesto e nel settimo libro, e poi vorreste cancellarlo dalla memoria per poterli leggere. Lo so, perché anch’io sono così per le cose che mi piacciono davvero. In un certo senso vorrei farlo, ma allo stesso tempo so che sciuperei la sorpresa a tutti.

Però pensavo di darvi qualcosa, invece di arrivare alla fine della giornata e rammaricarmi di non avervi dato molto. Ci sono due domande che non mi sono mai state rivolte ma qualcuno avrebbe dovuto farlo, se capite che cosa intendo. Se volete speculare su qualcosa dovreste farlo su queste due cose, che vi metterannonella giusta direzione. La prima domanda che non mi è mai stata rivolta - forse è stata posta in una sala chat, ma nessuno l’ha mai chiesto a me - è: “Perché Voldemort non è morto?” Non “Perché Harry è sopravvissuto?”, ma “Perché Voldemort non è morto?” La maledizione assassina è rimbalzata, quindi avrebbe dovuto morire. Perché non è morto? Alla fine del Calice di fuoco dice che una o più delle misure che aveva preso gli avevano permesso di sopravvivere. Dovreste chiedervi che cosa ha fatto per assicurarsi di non morire - la metterò così. Non credo che si possa indovinare. Potrebbe anche essere, qualcuno potrebbe indovinare, ma comunque dovreste porvi questa domanda, soprattutto ora che sapete della profezia. Sarà meglio che mi fermi qui, o mi metterò nei guai. L’altra domanda che mi sorprende non avere mai ascoltato da quando è uscito la Fenice - pensavo che mi sarebbe stata chiesta - è: perché Silente non ha ucciso o tentato di uccidere Voldemort durante la scena al ministero? Lo so che sto rivelando troppo alle persone che non hanno ancora letto il libro. Anche se Silente dà una specie di motivazione a Voldemort, non è la vera ragione. Quando ne ho parlato a mio marito - ho detto a Neil che ne avrei parlato a voi - ha detto che era perché Silente sa che ci saranno ancora due libri. Come vedete, letterariamente siamo sulla stessa lunghezza d’onda. [risate] Non è quella la risposta; Silente sa qualcosa di molto più profondo. Se volete porvi domande, vi consiglio di concentrarvi su quelle due. Potrebbero portarvi un po’ più lontano.

Hagrid riuscirà mai a realizzare i suoi progetti per il fratello?

In modo limitato, sì. Grop è ovviamente l’essere più stupido che Hagrid abbia mai portato a casa. Dopo tanti esseri stupidi - Aragog, gli Schiopodi Sparacoda - Grop è quello che avrebbe dovuto dargli il colpo di grazia, ma, ironicamente, potrebbe essere l’unica volta in cui un essere mostruoso sarà utile. Nel prossimo libro Grop è un pochino più controllabile. Penso che ne abbiate avuto un indizio alla fine della Fenice, perché Grop stava iniziando a parlare e a essere un pochino più disponibile ai contatti umani.

Come ha fatto Silente a procurarsi una cicatrice nella metropolitana di Londra?

Forse un giorno lo scoprirete. Sono molto affezionata a quella cicatrice.

Come ti vengono in mente i titoli dei libri?

A volte è stato molto facile e il titolo è derivato con naturalezza dalla trama. A volte è stata un po’ una fatica. Harry Potter e la Camera dei Segreti ha avuto diversi titoli. In effetti, come ormai sanno tutti, una volta si chiamava Harry Potter e il principe mezzosangue, ma poi ho eliminato tutta una storia secondaria che non funzionava. Dava troppe informazioni troppo presto, quindi l’ho tolta da lì ed è diventata una parte importante, ma non l'unica, del sesto libro. Nella Camera dei segreti non è rimasta traccia di quella storia secondaria. C'è chi pensa che il sesto libro sia un seguito del secondo, ma non è così.

Mi sono sconvolto quando Sirius è stato…

No, no, non possiamo. Ne parleremo dopo. Temo che ormai l’abbiamo rivelato, ma pazienza.

Di recente è stato confermato che Blaise Zabini è un personaggio maschile. Lo rivedremo nei prossimi libri?

Sì, esatto. Lo rivedrete.

E rivedremo Piton?

Si rivede spesso Piton, perché è un fantastico personaggio. Non posso dire di amarlo... [voce dal pubblico: Io sì]. Tu sì? Questo è molto preoccupante. Stai pensando ad Alan Rickman o a Piton? [risate]. La vita è così, però, eh? Io creo questo eroe - Harry, ovviamente - ed eccolo lì sullo schermo, il perfetto Harry, perché Dan somiglia moltissimo all'Harry che immaginavo, ma di chi si innamorano tutte le ragazzine al di sotto dei 15 anni? Di Tom Felton che interpreta Draco Malfoy. Ragazze, smettetela di farvi affascinare dai cattivi. Cercate un uomo buono! Mi ci sono voluti 35 anni per impararlo, ma ve lo dico gratis, proprio ora, all’inizio delle vostre vite sentimentali.

Nel quinto libro Harry può vedere i Thestral. E tu?

Sì, anch’io, decisamente. È un’ottima domanda, perché mi permette di chiarire un punto. Quante lettere ho ricevuto sui Thestral! Tutti mi hanno detto che Harry aveva già visto morire qualcuno prima di poter vedere i Thestral. Tanto per chiarirlo una volta per tutte, non è stato un errore. Sarei la prima ad ammetterlo se fosse un errore, ma non lo è. Ci ho pensato a lungo. Harry non ha visto morire i suoi genitori; aveva solo un anno ed era nella culla. Quella scena non si vede, l’ho scritta e poi l’ho tagliata. Neanche lui l’ha vista; era troppo piccolo per rendersene conto. Quando si scoprono i Thestral, si scopre che li si può vedere solo quando si capisce la morte in un senso più ampio, quando si capisce davvero che cosa significa. Qualcuno ha detto che Harry ha visto morire Raptor, ma non è vero. Era privo di sensi quando Raptor morì, nella Pietra filosofale. Finché non rinvenne, non sapeva che Raptor era morto quando Voldemort aveva lasciato il suo corpo. Poi c’è Cedric. Un buon punto. Harry aveva appena visto morire Cedric quando tornò alle carrozze per andare alla stazione di Hogsmeade. Ci ho pensato alla fine del Calice, perché ovviamente sapevo fin dall’inizio che cos’era che tirava le carrozze. Fin dalla Camera dei Segreti, in cui c’erano le carrozze tirate da esseri invisibili, ho saputo che cos’erano. Decisi che sarebbe stato strano introdurli proprio alla fine di un libro. Chiunque abbia subito un lutto sa che c’è lo shock immediato, ma che ci vuole un po’ per rendersi conto pienamente del fatto che non si vedrà mai più quella persona. Finché questo non fosse accaduto, non pensavo che Harry potesse vedere i Thestral. Questo significa che solo al ritorno vide quegli esseri spettrali. Ciò ha impostato il tono giusto per la Fenice, che è un libro molto più cupo.

Dopo Harry, il mio personaggio preferito è Piton perché è così complesso e mi piace moltissimo. Lui può vedere i Thestral? Se sì, perché? E poi, è un mago purosangue?

La genealogia di Piton è suggerita dal fatto che era un Mangiamorte, quindi naturalmente non può essere nato da Babbani perché i nati da Babbani non possono essere Mangiamorte, eccetto in rare circostanze. Da questo fatto si possono avere informazioni sulla sua ascendenza. Può vedere i Thestral, certo, ma immagino che la maggior parte delle persone più anziane di Hogwarts possano vederli perché, ovviamente, andando avanti nella vita si perdono persone care e si capisce che cos’è la morte. Ma non dovete dimenticare che Piton era un Mangiamorte. Avrà visto cose che… Perché ti piace tanto? Perché la gente ama Piton? Io questo non lo capisco. È di nuovo la sindrome dell’affascinante mascalzone, vero? È molto deprimente. [risate]. Una delle mie migliori amiche ha visto il film e mi ha detto: “Sai chi è davvero attraente?” Io ho chiesto: “Chi?” E lei: “Lucius Malfoy!”

In Dudley c’è più di quanto appaia?

No. [risate]. Quello che si vede è quello che c’è. Sono lieta di dire che quello è decisamente un personaggio senza un gran background. È solo Dudley. Il prossimo libro, il Principe mezzosangue, è quello in cui appariranno meno i Dursley. Sarà un’apparizione molto rapida. Li vedrete un po’ di più nell’ultimo libro, ma nel sesto Dudley sarà presente solo in poche righe. Se qui tra voi ci sono fan di Dudley, mi dispiace, ma credo che dobbiate riflettere sulle vostre priorità se siete ansiosi di rivedere Dudley. [risate].

Il tuo progetto originale per i sette libri è cambiato durante il percorso?

Si è modificato, ma solo nei dettagli. In tutte le cose importanti è rimasto uguale, e il finale sarà esattamente quello che avevo pensato nel 1997. La storia ha fatto piccole deviazioni che forse non mi aspettavo, ma siamo ancora sulla stessa pista. Ogni libro ha svolto il suo compito: portarvi verso la conclusione finale.

Negli incantesimi dei libri c’è molto latino. Parli latino?

Sì. A casa chiacchieriamo in latino. [risate]. Principalmente. Per rilassarci un po’, passiamo al greco. Il mio latino è lacunoso, ed è il minimo che se ne possa dire, ma non ha molta importanza perché i vecchi incantesimi sono spesso in finto latino - negli incantesimi confluisce una buffa mescolanza di strane lingue. Io lo uso così. Ogni tanto vi sarete imbattuti in qualche esempio del mio latino che è, quasi per sbaglio, grammaticalmente corretto, ma sono casi rari. A mia difesa posso dire che il latino è deliberatamente bizzarro. Il latino perfetto non è molto magico, vero? Qualcuno sa da dove viene Avada Kedavra? È un antico incantesimo in aramaico, ed è la versione originale di abracadabra, che significa “che la cosa sia distrutta”. In origine era usato per curare le malattie e la “cosa” era quindi la malattia, ma ho deciso che la “cosa” sarebbe stata la persona di fronte. Mi prendo molte libertà con questo genere di cose. Le capovolgo, le rigiro e diventano mie.

Ci sarà un libro sui genitori di Harry, su come hanno fatto amicizia e come sono morti?

Beh, sarebbe “Harry Potter - Episodio I”. [risate]. No, ma me lo hanno chiesto in tanti. È tutta colpa di George Lucas. Non vi serve un prequel; quando avrò finito ne saprete abbastanza. Credo che farlo sarebbe vergognosamente da profittatori. Sono sicura che il sig. Lucas lo fa solo per ragioni artistiche, ma nel mio caso penso che, quando avrete letto anche il settimo libro, saprete tutto quello che è necessario sapere.

Voldemort (o Tom Riddle) ha mai amato qualcuno?

Un’eccellente domanda per concludere - ottima. No, mai. [risate.] Se avesse amato qualcuno, non potrebbe essere quello che è. Scoprirete molto di più sull’argomento. È una buona domanda perché ci porta al Principe mezzosangue, anche se ripeto (per la milionesima volta) che Voldemort non è il principe mezzosangue, come pensava un sacco di gente. Assolutamente no.

Grazie per le vostre eccellenti domande. [applauso].

Lindsey Fraser: Sono state ottime domande e credo che sarete d’accordo con me: è stato un fantastico evento. Per favore, ringraziate con me J K Rowling.


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